La mia nuova visione

Paola Gallelli Holistic Life Coach & Trainer

La mia nuova visione

Ho fallito, tante volte. 
Sono caduta, e mentre stavo lì a piangermi addosso mi dicevo: non è giusto. La giustizia, che tanto mi sta a cuore e tanto si basa ancora su parametri settati da me.
Ma io chi sono per dire cosa è giusto o sbagliato?

C’è un disegno divino, una giustizia divina, che fa il proprio corso ed io, forse, sono ancora troppo piccola per poterlo vedere tutto insieme, questo disegno! Forse dovrei volare più in alto, trovare il coraggio di spingermi ancora oltre.
Li dove regna sempre solo la pace e la comprensione.

Me ne sono andata da persone e da posti dove non mi sono sentita più a casa.
Mi sono allontanata da persone e da posti per un po’ e poi, col passare del tempo, qualcosa è cambiato e l’affinità è ritornata a fiorire.
Ti è mai capitato di allontanarti e poi risentirti a casa, in quel luogo, con quelle persone?

Ho commesso davvero tanti errori e me ne vanto,ora! Prima, me ne vergognavo!
Ma ho agito, ho provato, ho perso tutto e anche persone…. ma ciò che ho acquisito da queste esperienze, non ha valore e le parole non possono descriverlo, o forse faccio fatica io.

Ho deluso.

Persone con cui ho passato tempo e condiviso intimità, persone che ho formato, persone che ritenevo amici, credono che io li abbia traditi, colpiti alle spalle, complottato contro di loro. Mi spiace molto per quello che posso aver arrecato, per tutto quello che potrebbe essere arrivato non pulito da parte mia, ma ogni cosa ha sempre a che fare anche con chi vive quelle ferite.

Io sono stata uno strumento, così come loro per me!

Strano, vero, che tutto questo spesso, accade quando non soddisfi più le loro aspettative. L’ho vissuto molte volte.Ti è mai capitato?

Finché fai ciò che “risuona” agli altri, allora sorrisi e abbracci… cambi direzione e quelle persone non le vedi più! Peccato, perché, al di là di ogni scelta, c’è l’essenza di ognuno di noi.
Mi ha toccato per molto tempo questo, l’ho ritenuto ingiusto, ma chi sono io per dire cosa è giusto o sbagliato?
C’è sempre quel disegno divino sopra di noi!

Non mi sono mossa, a volte, nella pulizia di intenti migliore, perché avevo paura….temevo di soffrire e fare soffrire, temevo di perdere persone e la polvere di vecchi retaggi è entrata in gioco, ma ho compreso la lezione.
Agisci sempre per il meglio, la perfezione non esiste. Neanche negli occhi di chi ti guarda e giudica, come ho fatto io molte volte.

Mi sono ritrovata sola, a rimboccarmi le maniche e ripartire. 

Credo nella squadra. Credo che questa possa funzionare solo quando c’è davvero libertà di azione e indipendenza. Allora ogni singola persona strutturata potrà dare il proprio contributo.
Uniti verso la stessa visione.
Credo davvero nel “gruppo dei pari”, quello vero.

Ma per ogni cosa c’è un tempo.

Sono ribelle di natura: se mi metti in una gabbia, anche dorata, o mi dai “ordini addolcite con belle parole o in nome di qualcosa” non fa più per me.

Ho imparato e sto imparando ad ascoltarmi sempre di più e vedere le mie verità, che non sono più o meno rispetto a tante altre di altri esseri umani.

Ho fatto per molto tempo, i salti mortali per raggiungere obiettivi non miei, per essere riconosciuta o per un forte senso di appartenenza.
Ma mentre vivevo tutto questo, perdevo me.

Grazie, ma basta!

Ho compreso il messaggio, mi è servito.

Quindi riconosco i miei fallimenti, dove col senno di poi mi sono detta: “forse avrei dovuto fare così” ma, senza tutto questo, io ora, non sarei qui a parlarne.

Sono giorni intensi per me, dove è emersa tanta rabbia, legata ad una mancanza di perdono molto forte. Ho vissuto tanti rifiuti, tanti pensieri che mi riportavano nel passato e buttavano nel futuro, ho vissuto tempeste e speranze.

Credo che tutto questo sia legato ad un forte senso di libertà e giustizia, radicati dentro di me e a tutte le volte in cui non mi sono ascoltata in nome di essi. Dove i bisogni hanno vinto.

Ogni esperienza, emozione, persona vissuta mi è stata utile per scoprirmi ancora di più!

Benedico e ringrazio ogni evento vissuto, anche questo periodo, che non ho ben chiaro dove mi porterà, ma sono fiera di ogni fallimento e di ogni vittoria ottenuta.

Sento forte che la visione sta cambiando pelle, sta diventando più grande e forse i miei occhi faticano a vedere nuovi orizzonti, ma, dentro di me, sento una trasformazione costante.

So che il processo è in corsa.

Cambio abitudini, cambio dialogo interiore, cambio schemi, che per molto tempo mi hanno inchiodata a terra.

Integrare tutto questo richiede spazio e tempo, ed è ciò che ho scelto per me: il mio spazio e il mio tempo.